Il disastro delle diete ipocaloriche

 

Ricevo ogni giorno richieste di persone (soprattutto donne) che desiderano perdere peso e che spesso hanno già provato svariate diete senza molto successo.

 

Come rovinarsi la vita

 

Il dato preoccupante però è che nessuna di questa sa che cos’è una dieta normocalorica. La quasi totalità delle persone segue costantemente regimi ipocalorici contornati da cibi ad alta densità calorica e bassa qualità nei periodi in cui non stanno a “dieta”. Il risultato di tutto questo è un metabolismo quasi inesistente, rilevabile anche misurando il consumo di ossigeno a riposo tramite calorimetria indiretta.

 

Talvolta possiamo anche riscontrare una serie di danni secondari derivati da questo, tra cui amenorrea (mancanza di mestruazioni), ovaio micro o policistico, tiroidite e ipotiroidismo, emicranie e molto altro.

 

In questi casi la cosa migliore da fare sarebbe ristabilire il corretto funzionamento dell’organismo e la ricostruzione metabolica (non sempre semplice arrivati a certi punti), se non fosse però che queste persone (e ancora una volta soprattutto donne) sono talmente abituate a mangiare poco che non appena aumentano le calorie provano un senso di disagio, il timore di ingrassare e una sensazione di gonfiore, entrando così in circoli viziosi e talvolta (anche troppo spesso) in distubi alimentari (dca).

 

Non è quasi mai semplice uscire da certe situazioni e talvolta non si interpella la figura professionale adatta. Sebbene in molte l’ideale da raggiungere non siano modelle anoressiche, il comportamento alimentare instaurato è opposto a quello necessario per raggiungere i proprio obiettivi.

 

Lo ripeto ogni giorno, se volete un fisico tonico ed asciutto come quello delle fitness model, dovete trattare il vostro corpo di conseguenza, mangiando come un atleta ed allenandovi duramente. Stare in ipocalorica ad oltranza deprime il vostro sistema endocrino e la risposta agli allenamenti. Bisogna ragionare con lungimiranza, quindi programmando di vedere risultati non immediatamente ma più in là. Nel fitness se si vuole fare strada occorre molta pazienza.

 

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